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Parlare troppo di sé non giova

9 Giugno 2011 | di Arduino Mancini Mentire Calunniare Adulare - Pensiero del mattino

Tendiamo a parlare di noi stessi più del dovuto: delle nostre gesta, di situazioni specifiche dalle quali siamo brillantemente usciti, di come siamo stati elogiati alla conclusione di vicende che ci hanno visto protagonisti.

Il risultato è che il nostro interlocutore perde interesse, motivazione e ascolto verso una conversazione che gli lascia poco spazio.

E noi saremo lì, a parlare inconsapevolmente a vuoto.

Come comportarsi, allora?

Mantenere la concentrazione sul nostro interlocutore, perché le sue parole rappresentano per noi informazioni preziose, mentre la nostra voce un suono che recapita messaggi di dubbia utilità.

Sentite cosa pensa Plutarco in proposito.

Chi tende a parlare troppo deve stare attento ai discorsi dei quali si compiace e ai quali ricorre spesso (…).

Parlare di sé davanti agli altri delle proprie doti o delle proprie potenzialità è un comportamento che tutti a parole giudichiamo detestabile e volgare, la cui spiacevolezza, tuttavia, pochi riescono a evitare, anche tra quelli che criticano tale esibizionismo (…).
Chi loda se stesso è da ritenersi spudorato: dovrebbe semmai essere imbarazzato se altri lo lodassero.

Inoltre è scorretto, poiché attribuisce a sé ciò che doveva essergli riconosciuto dagli altri (…).

Ma lodare una persona in sua presenza è un comportamento più vicino all’adulazione che alla attestazione di stima.

Le citazioni sono liberamente tratte dal libro Per un parlare efficace.

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Commenti
Gianluca 14 Giugno 2011 0:00

ce l’ho! letto e comprato (come tanti altri) dietro tuo prezioso consiglio!!! grazie!!! e, qualora qualche malizioso leggesse il commento dopo l’articolo, chiarisco che non è una forma di adulazione.

AM 14 Giugno 2011 0:00

Grazie Gianluca,
ricordami che ti debbo i 10 euro promessi per il post.
Un cordialissimo saluto,
Arduino

Michele D'Urzo 15 Giugno 2011 0:00

Un vecchio saggio disse:
Se la natura ci ha dato due orecchie ed una sola bocca, forse ci stava suggerendo un senso della misura.

Cristina 17 Settembre 2011 0:00

Quoto in pieno Gianluca, in particolare nella precisazione finale.
Ho trovato questo libro una vera perla che tengo sempre a portata di mano.
Grazie per la preziosa indicazione.

AM 17 Settembre 2011 0:00

Beh, con questi stimoli come faccio a non andare aventi con entusiasmo?
Grazie Cristina, a te e a tutti.
A presto leggervi,
Arduino

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