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La vita è una Renault. Tutto il resto può attendere!

20 Ottobre 2011 | di Arduino Mancini Pubblicità e marketing

 

 

Una coppia visita un appartamento in compagnia di un agente immobiliare.

Lei entra in una stanza e domanda:

“Luca, sai cosa potremmo fare in questa cameretta?”

Luca ha lo sguardo perso, angosciato, sembra sul punto di avere un malore.

Poi la bella di turno liberatoriamente afferma:

“Buttare giù il muro e fare una bella cabina armadio”.

Pericolo scampato!

Lei non vuole avere un figlio: lui può comprare l’auto nuova.

Tutto il resto può aspettare, il pay-off.

Mi sfugge per quale ragione il figlio entri  in concorrenza con l’auto e non con la casa, che certamente assorbe risorse superiori: ma non entriamo in dettagli.

Soprattutto, trovo seccante che per i comunicatori pubblicitari le donne siano solo bambole da identificazione e gli uomini, specie quelli giovani, adolescenti cresciuti afflitti da ansia da consumo.

Esagerato? Forse avete ragione.

In fondo la vita è comprare una Renault. Tutto il resto può aspettare.

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Commenti
Emilia 20 Ottobre 2011 0:00

Eh sì, o perchè ti tentano e ti trascinano nel peccato e nella voluttà o perchè vogliono farti fare un figlio, le donne sono sempre pericolose per gli uomini…come le streghe…no? 😉 …se fossi un uomo mi sentirei offesa io!
Emilia

Claudia 21 Ottobre 2011 0:00

Mah !
la realta’ purtroppo e’ che nel nostro immaginario siamo tutti
piuttosto infantili.
Una parte di noi rinnega il tempo della maturita’
e resta attaccata al periodo dove tutto ci era concesso e le responsabilita’ erano di altri …
un’altra parte invece vive il quotidiano con tutte le problematiche correlate, ma una necessita’ di evasione resta sempre….
e su questa fanno spesso leva i publicitari .

Roberto 25 Ottobre 2011 0:00

Ho due figli e una Renault.
Dei due figli sono entusiasta, la Renault fa il suo lavoro, ovvero mi scarrozza in giro senza troppi problemi.
Come uomo non mi sento offeso dalla pubblicità, ma come telespettatore, francamente non la vedo efficace.
Una marca più sportiva avrebbe anche potuto ironizzare sul dilemma “bimbo o auto nuova”… ma la Renault non vedo cosa c’entri. Fra l’altro il listino della marca francese è nettamente sbilanciato verso monovolume e auto per famiglie.
Non capisco la mente del pubblicitario che ha partorito l’idea, ma sopratutto non capisco come un dirigente Renault abbia potuto scegliere con entusiasmo questa campagna pubblicitaria.
Ma forse l’unico intento era quello di “fare parlare”… e allora ci sono riusciti!

Claire 25 Ottobre 2011 0:00

E’ una pubblicità penosa, come del resto la precedente che mi pare si svolgesse davanti alla vetrina di un negozio per bambini.
Mah, si vede che è efficace visto che continuano sulla stessa linea.
Comunque, come tutte le pubblicità sarà stata studiata a fondo e quindi avranno ritenuto che per i giovani oggi è più allettante un’auto rispetto a un figlio. Può anche essere logico: per mantenere un figlio devi avere un lavoro sicuro, per mantenere un’auto….male che vada la lasci nel box, mica devi darle da mangiare tutti i giorni. La pubblicità si adegua alle condizioni socio-economiche della popolazione.
Per quanto mi riguarda, l’altra sera difronte alla TV con mio marito, dopo aver visto una ventina di spot pubblicitari, sono stata felice di poter affermare che nessun prodotto di quelli che ho visto pubblicizzare rientra nei nostri acquisti. Bisogna solo imparare a non farsi fregare.

AM 25 Ottobre 2011 0:00

Cari Emila, Claudia, Roberto e Claire,
che piacere leggervi. Credo di potervi descrivere come “testa attaccata sulle spalle e pensiero critico.
https://www.tibicon.net/glossario/p/pensiero-critico
A presto leggervi,
Arduino

Lorenzo 26 Ottobre 2011 0:00

Condivido la disapprovazione ma non sottoscrivo il pensiero (tuo teaser sulla newsletter) che i figli “servano” a pagarci la pensione.
Non dovrebbe essere così.
E in Cile non è così: http://www.brunoleoni.com/nextpage.aspx?codice=386

AM 26 Ottobre 2011 0:00

Ciao Lorenzo,
la mia era (auto) ironia. Circa i figli ho una visione un po’ più ampia. Altrimenti, invece di averne due oggi penserei con piacere di essere sul punto di farmi mantenere da quelli degli altri.
Leggerò con interesse l’articolo sulle pensioni Cilene.
A presto leggerti, Arduino

    Lorenzo 26 Ottobre 2011 0:00

    ecché no ‘o sò?

AM 26 Ottobre 2011 0:00

Adesso non abbatterti e continua a commentare. Se ci dai spunti come l’articolo che ci hai proposto devi stare con noi più spesso.
Arduino

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