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Meglio la differenza o l’affinità?

Ho imparato, con il tempo, ad apprezzare le differenze più delle affinità.

Ti spiego per quale ragione.

L’affinità ci tranquillizza, ci aiuta a collocarci in una dimensione nella quale abbiamo il controllo e non siamo costretti ad affrontare situazioni di cambiamento che richiedono la mobilitazione di energie.

Sfortunatamente a generare il cambiamento raramente è l’affinità: molto più frequentemente è la diversità di pensiero, di visione delle cose, la necessità di dare sintesi a posizioni diverse e non immediatamente conciliabili.

Insomma, la scomoda differenza sembra in grado di produrre un valore che la rilassante affinità ci nega: circostanza questa, secondo N.N.Taleb, che non tutte le persone sono in grado di cogliere.

Ascoltate cosa dice nel suo libro Giocati dal caso.

Le persone normali trovano somiglianze nelle storie (e nelle situazioni): le persone più acute vi scoprono differenze.

Tu cosa ne pensi?

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Commenti
Claudia 24 Novembre 2011 0:00

scrivo un po’ assonnata ..
Affinita’…somiglianze ..no , ho sempre pensato che ogni individuo e’ unico per davvero .
il resto e’ un gioco di specchi che usiamo per coprirci , riflettendo gli altri per non mostrare niente di noi …guardarsi dentro e’ spesso scomodo .
Certo e’ che tutte le persone che hanno lasciato un segno nella mia vita invece mostravano sempre qualcosa di unico , diverso e ben tratteggiato,
e veniva indossato con convinzione , fosse stato anche solo un naso aquilino ..
Per quanto mi riguarda , amo incrinare certe calme piatte e me ne rendo conto , un po per far casino e un po perche penso : non e’ tutto qui … c’e’ sicuramente dell’altro … forte della esperienza che ad ogni punto di arrivo non mi sono quasi mai sentita pienamente arrivata .
Essere diversi e’ certamente piu faticoso che omologarsi.
Non so dire se sia piu conveniente…..
ma e’ importante accettarsi …unici e a volte anche soli.
:o)

AM 24 Novembre 2011 0:00

Bellissimo pezzo. A quando il tuo blog?
A presto leggerti,
Arduino

    Claudia 27 Novembre 2011 0:00

    Buonasera,
    ..direi che e’ una delle cose che mi sono segnata di fare appena raggiungo la pensione … ora proprio mi manca il tempo ..c’e’ anche il fatto (a onor del vero) che prediligo la tangibilita’ nei rapporti …ma amo comunque scrivere……
    … da sempre e di tutto .
    (una Claudia indecisa)
    Mumbe-mumble….ho deciso! in pensione lo faro’.
    :o)

AM 27 Novembre 2011 0:00

Aspetteremo 20 anni. Nel frattempo tibicon sarà con piacere la tua palestra. Buona serata. Arduino

Paola 29 Novembre 2011 0:00

Ciao Arduino,
Meglio la differenza… l’affinità potrebbe sembrare qualcosa di positivo, di tranquillizzante insomma una panacea ai nostri problemi, ma non lo è! Finiremmo con l’assuefarcene.
Al contrario la differenza ci dà il metro per confrontarci con gli altri, con le situazioni e al tempo stesso di rinnovarci continuamente. Certo è una fatica, ma credo ne valga la pena… è una scommessa con il nostro Io e questo vale in tutte le situazioni. Il mondo è bello perchè vario ed è bello scoprirsi altrettanto vari e perciò differenti!
Buona serata
Paola

AM 29 Novembre 2011 0:00

Tema tosto che sembra attirare solo simpatie femminili.
E i maschietti? Coraggio, commentate!
Grazie Paola, a presto,
Arduino

Mirko 30 Novembre 2011 0:00

Sembra ci sia un sacco di affinita’ in questo blog 🙂

AM 30 Novembre 2011 0:00

…solo apparenza…

Alessandro 30 Novembre 2011 0:00

ma 9 x 9 farà 81….?!?!?

AM 30 Novembre 2011 0:00

…odio quelli che fanno domande che non capisco…
Va bé la differenza ma solo quando mi pare…ti senti rassicurato?
A presto, Arduino

Mirko 1 Dicembre 2011 0:00

Volevo un secondo ritornare sull’argomento dicendo che l’affinita’ (di idee, intenti, principi…) non preclude necessariamente la diversita’, anzi tutt’altro e non bisognerebbe confonderla con la “calma piatta” per dirla come diceva Claudia nel suo post.
Infatti prendendo per esempio un gruppo di lavoro io vedo molto meglio persone che abbiano affinita’ tra di loro e affiatamento apportando le idee di tutti che sono diverse, o dovrebbero essere tali perche’ siamo unici sempre per dirla come Claudia, piuttosto dove sia la diversita’ a farla da padrone in cui quindi non si crea un gruppo unito ma tanti singoli individui che cercano di prevaricare gli altri ed in cui spesso e volentieri si potrebbe arrivare a dire castronerie solo per dimostrare di essere differenti.
Naturalmente se questo esempio si traslasse nella politica o nel sociale ce ne sarebbe da scrivere per chilometri ma finisco solo portando la mia esperienza personale e dicendo che io adesso mi trovo in un ambiente sociale e familiare agli antipodi da dove sono cresciuto quindi estremamente differente da tutto cio’ che ho visto e sentito per 30 anni ma grazie ad un’indubbia affinita’ di pensiero con le persone vicine a me posso sicuramente dire di vivere serenamente e felicemente.

AM 1 Dicembre 2011 0:00

Non possoamo che essere felici per te.
Per quanto riguarda l’affinità di questa discussione e di chi scrive e commenta su tibicon in generale vorrei dire che le persone che scrivono sono molto diverse fra loro ma sembrano tutte avere una caratteristica: non identificano il valore personale proprio e degli interlocutori con ciò che sostengono, che può quindi essere discusso e mutato senza pregiudizio e senza condanne.
Grazie Mirko e torna a trovarci con costanza.
Arduino

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