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16° Stratagemma - Far sbocciare i fiori sull'albero

15 Maggio 2012 | di Arduino Mancini Impara I 36 stratagemmi

Spiegazione

Lo stratagemma si usa solitamente quando ci si trova in situazione di svantaggio per far in modo che l’avversario compia le azioni desiderate, creando o aspettando situazioni favorevoli. Lo stratagemma consiste nell’ostentare forza o simulare posizioni vantaggiose: le forze sono esigue ma si ostenta grande potenza.

Il nome dello stratagemma nasce dalla metafora del fiore che sboccia sull’albero: infilando lembi di stoffa colorata tagliati a forma di fiore fra i rami di un albero che per sua natura non fiorirebbe, si può creare un’impressione del tutto realistica, in grado di trarre in inganno gli osservatori poco attenti.

La valutazione soggettiva dell’avversario può essere così facilmente sviata dalle più diverse apparenze.

La storia

Nell’inverno del 1947, il corpo d’armata comunista di Chen Geng si spinse nell’Henan occidentale e camuffò la 13a brigata e la 15a brigata da forza principale con il fine di attirare la 5a divisione nazionalista del generale Li Tiejun nell’area montuosa di Dunin: il grosso dell’esercito era in attesa della buona occasione per intervenire.

Li Tiejun era assai desideroso di ingaggiare la battaglia decisiva; la 13a brigata partì da Nantai e si diresse a sud, in direzione di Zhenping.

Per dare a vedere che si era mosso il grosso dell’esercito, la brigata si divise e le parti fecero strade diverse, avanzando su un largo fronte. La 13a brigata marciò fino a mezzanotte poi, poiché il nemico non dava segno di inseguirla, si fermò e fece tornare indietro una colonna nei villaggi appena attraversati, dividendo i soldati.

Quando entravano in un villaggio, gli uomini della 13a brigata costruivano molti forni e vi accendevano il fuoco.

Il giorno seguente i contadini correvano a riferire:

  • I comunisti sono qui! Muli e cavalli hanno sfilato per tutta la notte!
  • Nel nostro villaggio si sono accampate molte migliaia di soldati, hanno costruito forni dappertutto all’imbocco del villaggio!

La notizia giunse al campo nemico e Li Tiejun mandò una squadra in avanscoperta, ma non mosse ancora il grosso dell’esercito.

La 13a brigata allora attaccò Zhenping con uno slancio da corpo d’armata, avanzando e arrestandosi, mantenendo una certa distanza fra sé e il nemico alle calcagna, combattendo e ritirandosi, costringendo il nemico a un inseguimento serrato.

Ogni volta che la retroguardia entrava in contatto con il nemico e combatteva una scaramuccia difensiva, non mancava di costruire opere militari proprie di un esercito numeroso affinché il nemico le scoprisse.

Fu così che Li Tiejun perseverò nell’errore di ritenere la 13a brigata il grosso dell’esercito comunista per molti mesi, facendosi spossare ed esaurire.

Il commento

Lo stratagemma trova vasta applicazione: vediamone alcune.

Naturalmente impiegato quando si è alla ricerca di un lavoro, poiché l’Italia è uno di quei paesi nei quali si preferisce non dare lavoro a persone che attraversano momenti di difficoltà (anche se preparate); può rivelarsi utile dissimulare la propria condizione fingendo di non avere alcuna urgenza di trovare un’occupazione. Ad esempio nel 2001, quando era alla ricerca di un posto come manager e non avevo ancora intrapreso la professione di consulente, a una persona che mi faceva una proposta economicamente indecente risposi così:” La ringrazio della considerazione. Le spiace se ne parliamo fra un paio di mesi, al ritorno dal periodo di vacanza che ho deciso di prendere?”. Ovviamente trascorsi le “vacanze” in casa pianificando le azioni per trovare un lavoro.

Altra situazione tipica è quella in cui attraversiamo un momento di difficoltà nell’organizzazione nella quale lavoriamo, solitamente generata da situazioni di conflitto di varia natura: in questo caso può essere utile lasciar credere di contare su alleanze potenti o situazioni di vantaggio, con il risultato prevedibile di diminuire la pressione o addirittura dissuadere l’avversario dall’attaccare.

Un’applicazione dello stratagemma utile per i professionisti consiste nel non mostrare mai un reale bisogno di incarichi, poiché se è vero che il Cliente non ama pagare lauti onorari è altrettanto vero che non ama lavorare con persone che non appaiono capaci di raggiungere il successo nel lavoro. Da non dimenticare la domanda che rappresenta una costante minaccia per il professionista: “se non sai fare i soldi per te, come speri di poter aiutare me a farne?“.

Avrete capito che questo può essere ragionevolmente definito lo stratagemma del bluff; come tutti i bluff richiede che chi lo pone in atto abbia verificato alcune condizioni e sappia generarne altre, di seguito descritte:

  • l’avversario non sia nella posizione di venire a conoscenza facilmente della reale situazione;
  • la dissimulazione sia impenetrabile;
  • i nervi siano saldi;
  • poiché ogni bluff ha, per sua natura, durata limitata nel tempo, si sia preparato un piano che permette di ribaltare la situazione di difficoltà nel periodo nel quale il bluff mantiene la sua validità;
  • il bluff non sia scoperto, perché questo toglierebbe forza a eventuali azioni future di uguale stampo;
  • si resista alla tentazione di gloriarsene.

Insomma, ancora una volta uno stratagemma per persone con coronarie robuste…

Hai mai applicato questo stratagemma? O l’hai mai visto applicare da qualcuno?

Vai alla recensione del libro I 36 stratagemmi.

Clicca qui per leggere  gli stratagemmi fin qui commentati.

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