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Questo non è un paese per donne

2 Maggio 2012 | di Arduino Mancini Violenza sulle donne. E bambini

Solo nel 2012 54 donne sono state uccise da uomini a loro vicine.

Chi sono gli assassini?

Mariti, padri, fidanzati, parenti, conoscenti: e i femminicidi sono prevalentemente presentati dalla stampa come delitti passionali e momenti di raptus o gelosia.

Femminicidi, come li chiama Senonoraquando, che sono il riflesso di una società che relega le donne in posizione subalterna fino al punto di credere di poter disporre delle loro vite.

Stupisce e addolora il silenzio degli uomini di fronte a delitti che potrebbero colpire mogli, sorelle, fidanzate, figlie.

Ho sottoscritto la petizione di Senonoraquando affinché l’Italia si distingua per come sceglie di combattere la violenza contro le donne e non per l’inerzia con la quale, tacendo, sceglie di assecondarla.

Firma anche tu e condividi nei social network.

Sarei davvero felice se i lettori di questo blog, occasionali e non, lasciassero un commento confermando l’adesione.

Specie quelli di sesso maschile.

Grazie.

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Commenti
Fausto 9 Maggio 2012 0:00

L’argomento proposto insieme con quello che riguarda i bambini ed i neonati è talmente grave e doloroso da condizionare la mia esistenza e le mie emozioni.
Desidero segnalare che a mio parere questi fenomeni devastanti
e innarrestabili sono malissimo rappresentati da slogan e stli comunicativi che sanno più di 68 che di reale partecipazione.
Noto con raccappriccio che fa più rumore il maltrattamento di un animale , che non uno stupro , la soppressione di una nuova vita
o di una donna.
Femminicidio è un pessimo termine; il movimento Senonoraquando fa riferimento ad uno stile di comunicazione passato e le sue azioni poste in atto nel tempo erano più attente alle mode e alla politica, per poter
essere abilitato e accettato a trattare queste barbarie.
Credo che questi possano essere alcuni degli aspetti che impediscono di porre i due problemi al primo posto
per l’opinione pubblica, le autorità e la magistratura.

ada 9 Maggio 2012 0:00

condivido!
saluti
am

sabrina 9 Maggio 2012 0:00

firmato ora ora……e se non ora, quando!!!
Sabrina

AM 9 Maggio 2012 0:00

Grazie @Ada e @Sabrina per la condivisione.

@Fausto. Non sono sicuro di aver compreso l’essenza del tuo intervento. Da una parte non ho ben capito se, al di là delle vicende personali che sembrano intravvedersi sullo sfondo, ci sia da parte tua una reale condanna di questa situazione. Dall’altra critichi lo stile di comunicazione di Senonoraquando, che ha fatto mio in questo post: comprensibile la posizione, meno condivisibile l’idea che lo stile di comunicazione sia quello che impedisce di veder salire il tema nelle priorità di opinione pubblica, autorità e magistratura.
Poiché mi piace proporre ti faccio due domande:
– ha senso, secondo te, che la sensibilità sia governata dallo stile di comunicazione?
– quale stile di comunicazione potrebbe condurre a migliori risultati?

Alle Signore e a Fausto grazie per il commento.

A presto a leggervi, Arduino

Alessandra 9 Maggio 2012 0:00

firmato e condiviso su fb!

Elena 9 Maggio 2012 0:00

Ho firmato anche io.
Elena

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