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Via le navi da crociera dal centro di Venezia

Quello che vi mostro è un video che ho girato a Venezia domenica 30 giugno 2012, che testimonia il passaggio di navi da crociera al centro della città, a un passo da piazza San Marco.

Cosa comporta tutto cio’?

Ho raccolto la testimonianza di una commerciante, la quale mi ha confermato che dal venerdì al lunedì si può assistere al passaggio nel canale della Giudecca di un numero piuttosto elevato di navi di queste dimensioni.

Gli effetti di questi passaggi sono devastanti per l’ambiente (erosione di rive e fondali, inquinamento atmosferico), per il patrimonio storico-architettonico della città e possono comportare rischi per le persone.

Dopo la tragedia del Giglio, si era registrata l’unanimità nel dire basta al passaggio delle grandi navi nei pressi delle città o delle isole: niente più “inchini“, specie per Venezia.

A marzo 2012 il decreto “anti-inchini” dichiarava per Venezia che “è vietato il transito nel canale di San Marco e nel canale della Giudecca delle navi adibite al trasporto di merci e passeggeri superiori a 40.000 tonnellate di stazza lorda”, aggiungendo anche che “il divieto […] si applica a partire dalla disponibilità di vie di navigazione praticabili alternative a quelle vietate, come individuate dall’Autorità marittima con proprio provvedimento”.

Una soluzione tutta italiana che non pone un termine alla creazione di alternative percorribili e rimanda a data da destinarsi l’applicazione del decreto.

Solo nel 2012 sono oltre 1000 i passaggi previsti nel centro della città.

Che fare nel frattempo?

Sostenere l’iniziativa del “Comitato no grandi navi” che trovate su Facebook a questo indirizzo

www.facebook.com/comitatonograndinavi

e delle iniziative che verranno e che mi impegno fin d’ora a divulgare da questo blog e dagli spazi della rete ai quali potrò accedere.

Un’ultima riflessione.

Qualche tempo fa, prima delle dimissioni del governo Berlusconi, l’allora ministro della cultura Galan ebbe a dichiarare che il problema dell’Italia è quello di possedere “troppi” (troppi? …troppi!) monumenti e opere d’arte, e che la loro manutenzione avrebbe costi non sostenibili dal nostro disastrato bilancio.

Che sia in atto, con Venezia, una spending review del patrimonio artistico della quale non siamo a conoscenza?

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Commenti
Cesare Zanirato 6 Luglio 2012 0:00

L’altezza complessiva di queste navi, supera quella del campanile di San Marco. Nelle immagini si vede un vaporetto, di quelli utilizzati a Venezia sulle linee 52 e chiamati “motoscafi diretti” che sembrano degli ossi di seppia galleggianti nel confronto con la nave. Mi è capitato di esserci a bordo, un giorno che incrociava la Costa Classica o Atlantica. Mi chiedo che fondale ci potrà essere sul Canale della Giudecca per permettere il passaggio di simili imbarcazioni. Altro che “inchino” a Venezia, qui si tratta di un attentato alla città. Che usino il canale dei petroli, che unisce Venezia porto all’uscita di Malamocco, creato (con grande danno per il delicato equilibrio delle maree all’interno della laguna) per fare entrare le petroliere cariche di greggio e quindi con un pescaggio molto superiore, fino agli impianti di Marghera.
Il nostro sembra un paese svenduto da chi ha il potere amministrativo, a favore di chi ha il potere econbomico.

AM 9 Luglio 2012 0:00

Caro Cesare,
come contraddirti?
Grazie del commento e presto leggerti.
Arduino

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