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Dov’è l’errore?

5 Luglio 2013 | di Arduino Mancini Pubblicità e marketing - Quiz, Enigmi. Indagini

Questa pubblicità sta spopolando su web e in TV.

Unanimi le valutazioni: spot ben fatto, accattivante, ironico e molto divertente.

Tuttavia…

… sono convinto che contenga almeno un errore di comunicazione che definirei sostanziale.

Lo vedi anche tu? O ne vedi più di uno?

Ti dirò quello che penso sabato prossimo.

Ciao!

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Commenti
Massimo Pelosi 6 Luglio 2013 0:00

Lui è saccente come te, come fai a fare il formatore se hai tutte le soluzioni pronte ?
Un saluto
Massimo

AM 7 Luglio 2013 0:00

@Massimo. Divido la risposta in tre parti.
Lo spot.
Guardandolo mi è immediatamente balzato all’occhio quello che, in base alla mia esperienza, definisco un errore di comunicazione. Pubblicare questo post ha diversi scopi:
– verificare se anche altri possono condividere il mio pensiero o se ho preso una cantonata;
– verificare se altri, analizzando lo spot, possono avere visioni diverse dalla mia o individuare aspetti che mi sono sfuggiti;
-aiutare me stesso e i lettori a sviluppare pensiero critico.
Se questo non passa allora ho sbagliato a scrivere il post e me ne scuso.
Saccente.
I dizionari sono abbastanza concordi nel definire saccente “chi ostenta una sapienza superiore a quella realmente posseduta… esibisce in modo presuntuoso e pedante le proprie cognizioni”. Farò una riflessione su questo punto, per capire cosa “passa” nella mia comunicazione sul blog e sui social. Metto in discussione le poche cose che conosco e i miei post vogliono coinvolgere le persone nella discussione; cerco di valutare criticamente ciò che mi viene detto a metterlo in discussione anche se a farlo sono gli “esperti”. in base a quale evidenza puoi sostenere che la “sapienza che ostento è superiore a quella posseduta”? Sono certo che sarai giunto a questa riflessione dopo attenta osservazione e lettura.
Come faccio a fare il formatore.
Ciò che molte persone che sono state in aula con me dichiarano di apprezzare è il fatto che non ho “soluzioni pronte”, per usare le tue parole, e che il lavoro che facciamo insieme rappresenta un momento di apprendimento per tutti, me compreso.
Secondo te, come gestisce l’aula un formatore efficace?
Grazie per il feedback e a presto leggerti,
Arduino

Stefano P. 7 Luglio 2013 0:00

Di errori guardandolo velocemente ne vedo due;
Il primo è senza dubbio quello che la pubblicità, che dovrebbe sponsorizzare una nota marca di carta igenica, è incentrata sull’utilità dei tablet: non viene spiegato il perché si dovrebbe comprare quella marca di carta igenica piuttosto che un’altra più economica (solo perché la tua pubblicità mi fa sorridere? ..stai fresco); In secondo luogo credo che non rimanga impressa nella mente neanche la marca del prodotto (lo ho visto 2 secondi fa e non mi ricordo la marca del prodotto né i colori della confezione).

    AM 7 Luglio 2013 0:00

    @Stefano P. E se non fosse stata una lettura veloce… 🙂
    Grazie e a presto leggerti.

    Mary 7 Luglio 2013 0:00

    Penso di poter condividere le riflessioni di Stefano riguardo al fatto che (dal momento che è uno spot) certo non rimane impressa la marca dell’unico tipo di carta che la tecnologia non soppianterà mai 😀
    Aggiungo che, in effetti, lo spot sembra più un “monito” a non dipendere troppo dalla tecnologia piuttosto che uno spot di una marca di carta igienica…però è uno spasso!!!!

Massimo Pelosi 7 Luglio 2013 0:00

Anche se ha tutte le caratteristiche come tempi del racconto dello spot sembra tutto tranne che una pubblicità ma forse l’errore è nel non indicare in modo chiaro la marca e nell’insistere troppo sul tablet che prende il sopravvento su tutto. La storia è carina e accattivante e forse sembra mal utilizzata

AM 7 Luglio 2013 0:00

@Massimo. Interessante il tema del tablet che prende il sopravvento, che non avevo valutato. Vedremo i prossimi commenti.
Grazie e a presto leggerti.

Mary 8 Luglio 2013 0:00

Scusate l’off topic…ma, a proposito di I-pad…avete visto questo??
https://www.youtube.com/watch?v=QwcbKdWLSBw

    AM 8 Luglio 2013 0:00

    …semplicemente straordinaria…

    AM 8 Luglio 2013 0:00

    Mary, devi assolutamente condividerla anche altrove…

      Mary 10 Luglio 2013 0:00

      Ok, sarà fatto!! 😉

Linda 9 Luglio 2013 0:00

io sono un po’ confusa…
cosa c’entra l’utilizzo del tablet con le varie app personalizzate con l’uso di spazi comunicativi comuni e le regole di convivenza e condivisione.
Di per se il tablet è un oggetto che porta a una comunicazione condivisa ma virtuale e non a una relazionale tra persone “vive” 🙂

Cristian 10 Luglio 2013 0:00

No, no Arduino, è perfetta, il fatto che manchi il Bidet è facilmente spiegabile con l’origine della pubblicità, la Francia…
Non vogliatemene, non ho saputo resistere…
Cristian

    AM 14 Luglio 2013 0:00

    …sempre il solito…

Anna Maria 12 Luglio 2013 0:00

Lo spot è talmente ironico, sviluppato sotto forma di storiella, che si rimane affascinati da ciò che avviene che si dimentica l’obbiettivo che doveva avere e cioè pubblicizzare una marca di un prodotto.
Lo si rivede “volentieri” per l’ironicità ma si dimentica nuovamente la marca del prodotto, rimane memorizzato solo il prodotto.
L’obbiettivo che era trasmettere e rimarcare il nome del prodotto, non viene raggiunto. Bellissimo il video postato da Mary.
Anna Maria

AM 14 Luglio 2013 0:00

Ho pubblicato un post con alcune riflessioni comuni.
https://www.tibicon.net/2013/07/ecco-dove-lerrore-uno-solo.html
Grazie a tutti per il contributo.

Elisabetta 18 Luglio 2013 0:00

Io vedo il sopravvento dell’uomo che pensa di sapere tutto e rilega la donna a posti inferiori per poi alla fine dimostrare che praticità e fare molte cose senza essere troppo aiutati da ingegni sofisticati aiuta in prontezza di soluzioni! Spero di non aver detto castronerie ciao

    AM 18 Luglio 2013 0:00

    @Elisabetta.
    Mi pare che tu abbia detto cose condivisibili. E io non sono qui a fare esami alle percezioni altrui :-).
    Grazie per il commento e a presto leggerti.
    Arduino

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