t post

La forza del pregiudizio… napoletano – Un’ora da investigatore

2 Aprile 2014 | di Arduino Mancini Pregiudizi, Errori cognitivi, Conformismo

spaccanapoli

A quanto riportano diverse fonti, l’Autorità Garante dell’infanzia e dell’adolescenza avrebbe presentato una relazione annuale secondo la quale nel 2013 in Campania 57,8% dei giovani delle scuole medie superiori sarebbero dediti al gioco d’azzardo e al sexting (scambio di messaggi, foto e video sessualmente espliciti, realizzati con il telefono cellulare oppure pubblicati mediante chat, social network e internet in generale).

Sono andato sul sito dell’Autorità per accedere al documento originale e raccogliere informazioni sul campione statistico e sulla conduzione dell’indagine.

Cosa ho trovato?

Della relazione non ho trovato traccia e il sito dell’Autorità si direbbe in stato abbandono (durante la redazione dell’articolo).

Approfondendo l’indagine ho scoperto che la ricerca era stata condotta sì dall’Autorità Garante, ma della Campania (hai capito bene, ogni regione ha il suo di Garante!); puoi fare clic qui per scaricare il pdf della ricerca.

Aprendo il documento ti renderai conto che i numeri presentati nella relazione provengono da fonti diverse, non sempre aggiornate, e messi insieme in modo poco coerente: ma la cosa curiosa è che i numeri sbandierati da parte delle testate non provengono da un’indagine del Garante ma del Codacons (non indicato il periodo di riferimento).

Quale credibilità possono avere questi numeri?

Piuttosto scarsa direi, ma facciamo un atto di fede e riteniamoli totalmente affidabili.

Leggendo appena due righe più in basso nella relazione del dott. Cesare Romano (Garante per la Campania) potrai scoprire che secondo il Codacons in Campania 57,8% dei giovani delle scuole medie superiori sarebbero dediti al gioco d’azzardo e al sexting, mentre a livello nazionale la percentuale diventa del 47,1.

Cosa ci deve preoccupare di più? Il 47,1 % nazionale o il 57,8 registrato in Campania?

Ebbene, tutte le fonti che ho rintracciato hanno dato rilevanza al secondo numero, con un’analisi impietosa sulla situazione campana, dimenticando completamente la percentuale nazionale.

Come concludere questa mia ora da detective? Con alcune, brevi riflessioni.

Troppi giornalisti pubblicano numeri senza leggerli, pensando probabilmente che nessuno andrà ad approfondire e dimenticando che, di questo passo, nessuno si prenderà più neanche la briga di leggere.

Il secondo pensiero va al dott. Romano, al quale faccio una domanda: è consapevole del fatto che l’aver tanto calcato la mano sulla difficile situazione campana può lasciar pensare i malevoli (fra i quali certamente il sottoscritto) al tentativo di giustificare così la sua presenza?

Per concludere penso all’utilità di Napoli, città di straordinaria bellezza e cultura che sa sempre come rendersi utile: anche quando, come in questo caso, il pregiudizio che da sempre l’accompagna e la sua difficile situazione permette di trascurare altrettanto gravi guai nazionali.

Cosa ne pensi?

Ecco due libri per approfondire:

(No Ratings Yet)
Loading...
Lascia ora il tuo commento (* obbligatorio)

Nome *
E-mail *
Sito Web
Commento *