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Che tristezza...

Vodafone, Bruce Willis e provincialismo DOC

3 Luglio 2015 | di Arduino Mancini Pubblicità e marketing

 

 

Vodafone ha lanciato in Italia la rete 4G, quella che definisce “rete Super Veloce” più estesa in Europa, e ne sollecita l’uso attraverso una pressione pubblicitaria rilevante.

Cosa ha impiegato nella campagna?

Diversi spot: qui ti presento quello principale, che vorrei analizzare con te.

Un fruttivendolo viaggia su una strada di campagna a bordo di una motoretta APE Piaggio quando si imbatte in una elegantissima limousine nera.

L’uomo si ferma per prestare soccorso: “Serve aiuto?”, domanda.

Si abbassa un finestrino e appare il noto attore americano Bruce Willis il quale, con quella pronuncia incerta che tanto piace a noi italiani quando compare sulle labbra di una celebrità straniera, afferma: ”Perso, non c’è rete”.

Imperdibile il respiro del fruttivendolo, che non avrebbe provato emozione superiore se l’apparizione fosse stata divina, quando riconosce la star.

Ma io c’ho 4GGI VVodafon! Dai che t’accompagno…

E il mitico Bruce, risplendente nel suo fulgido smoking, lascia la limousine per accomodarsi nell’APE e seguire l’intrepido soccorritore nel giro che deve portare a termine prima di accompagnarlo al luogo dell’appuntamento.

Tristissimo il momento in cui il fruttivendolo tratta l’attore con quella confidenza che sa tanto di riscatto sociale; e non meno imbarazzante quello in cui l’uomo tratta con sufficienza la collega che si meraviglia di vederlo in compagnia di una persona tanto illustre.

Bruce, arrivato alla meta e accolto da una folla elegantissima, ricompensa il fruttivendolo con un selfie in cui non possono mancare le bellissime di turno.

Se poi mi mandi la mail te la mando, eh?” l’imbarazzante epilogo.

Che dire di questo spot?

Direi un inno al provincialismo e all’esterofilia che ci contraddistingue, e alla nostra abitudine a sentirci gratificati dall’attenzione di chiunque incespichi nel pronunciare la più elementare delle parole del nostro vocabolario.

Mi rimane solo un dubbio: dov’è finito l’autista della limousine?

Magari è andato a cercare un telefono capace di intercettare la rete Vodafone 4G…

Può essere?

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Commenti
Stefano Marchetto 9 Luglio 2015 0:00

Ciao Arduino,
in questo spot quello che per me è fonte di forte pensiero e di osservazione è il miscuglio di oggetti e persone di diversa nazionalità, classe sociale e modo di esprimersi, sia nei movimenti e sia nelle espressioni soprattutto.
La tecnologia più avanzata all’interno della mitica APE Piaggio e un personaggio come Bruce Willis all’interno di essa e lui ed il contadino sembrano quasi due amici che stanno portando insieme la frutta al mercato.
Guardando lo spot alla fine ci si dimentica sia della Limousine e sia della gente che aspetta Bruce al suo arrivo, ma sembra che quasi quasi aspettassero il contadino.
E non parliamo di chi guidava la Limousine. Non pervenuto.

Secondo te, quali sono i motivi perché è stata usata l’APE Piaggio invece ad esempio di un bel trattore d’epoca Italiano?

A presto
Stefano

Francesca 9 Luglio 2015 0:00

Ciao Arduino,
l’analisi che fai mi pare corretta. Ricordo di avere studiato sociologia delle comunicazioni di massa. Si davano alcune regole per garantirsi il successo; ad esempio di non veicolare messaggi negativi ma di esaltare il positivo con immagini metaforiche (Il bambino, purezza e innocenza, che salta in aria e l’acqua Sangemini), di non esasperare i doppi sensi e soprattutto di usare testimonial-simbolo adatti al prodotto (la vecchia nonna per i detersivi…). Adesso molto spesso faccio fatica a capire dove va a parare lo spot, i valori che “passano” sono molto discutibili, spesso mi annoio e … cambio canale. Per non parlare di pubblicità secondo me scorrette, come quella di Agos dove un bambino vede realizzarsi tutti i suoi desideri grazie ai debiti che il padre può fare con la finanziaria… Ma pare che nessuno controlli (nemmeno l’Ordine degli Psicologi al quale ho scritto ponendo la questione). E molti colleghi che ho interpellato mi hanno risposto “non ho visto…” mentendo spudoratamente pur di non esprimere opinioni. Forse sono io che pongo troppa attenzione? Un saluto molto caldo (anche per via dei 38 gradi di Roma…) Francesca

AM 9 Luglio 2015 0:00

@Stefano.
Osservazioni interessanti. In effetti il fruttivendolo è il protagonista, al quale il vecchio Bruce fa da spalla: ed è quello che compra il telefonino. L’APE è stata usata perché funzionale allo storyboard (te lo immagini il trattore nel centro abitato?).
@Francesca. Condivido la tua posizione. Mi mandi il collegamento allo spot AGOS?
Grazie e a presto leggervi,
Arduino

Francesca 9 Luglio 2015 0:00

Eccolo: https://www.youtube.com/watch?v=7Jm5QFKc7hY

Ovviamente accetto anche opinioni contrarie alla mia… Aspetto un tuo commento.
A presto!
Francesca

Cristian 9 Luglio 2015 0:00

Ciao Arduino,

Credo che, una volta tanto, si possa leggere questo spot con leggerezza, senza stare ad analizzarlo troppo, sorridendo alle battute e passando sopra alla ridicolizzazione dello stereotipo italiano.

Avresti forse preferito Raul Bova, a bordo di una fiammante Maserati Ghibli, con l’Iphone 6 Rigorosamente Plus e rigorosamente non collegato Bluetooth alla vettura, al simpatico Apista, anche se un po’ burino, (lo devo ammettere)?

L’hai mai sentito l’inglese del bel Raul? Che l’Italiano di Bruce è da Accademia della Crusca…. Vedi Alien Vs. Predator in lingua originale, per chi ci tiene. Anche la bellissima Monica Bellucci regala…

E poi, giusto, Vodafone non è propriamente italiana… vuoi mai che il messaggio sia: dai che diamo una chance di navigare veloce anche sti cialtroni a Sud del Mediterraneo, che sono comunque i primi consumatori al mondo di Smartphone, va là!!!!

Con questa, ancora una volta, mi sono fatto tanti nuovi amici.

Piuttosto, preoccupante, sempre più preoccupante la campagna AGOS segnalata da Francesca; adesso usano anche i sogni dei bambini per fare cassa… sai dove abito e sai dove si può arrivare, con i debiti, vero?

A presto

Cristian

Stefano Marchetto 10 Luglio 2015 0:00

Ciao a tutti,
in effetti la cosa peggiore a mio parere è stato quello di “usare” un bambino per lanciare questo tipo di messaggio “negativo” che secondo me è che non serve più studiare o lavorare sodo per farsi la gavetta per poi poter acquistare la pagnotta di pane, oppure l’auto nuova o meglio ancora poter concedersi un mutuo per avere una casetta modesta in cui vivere assieme alla propria amata e crearsi una famiglia….ma invece basterà solamente dire…un, due, tre….AGOSSS…

Pazzesco…..

Fausto 10 Luglio 2015 0:00

Condivido quanto letto sopra, e ci metto i miei 50 cents.

Quante sono le persone che, come me, provano un moto d’orgoglio e si sentono “offese” da queste pubblicità da Bar Sport, dove l’italiano è il solito buon stupidotto, e vogliono affascinarci utilizzando attori in declino, probabilmente strapagati, messi in situazioni irreali, e che giustamente spesso pretendono che questi spot non vengano trasmessi negli stati uniti (anche se con youtube è un po’ anacronistico..).
Zorro che si mette a discutere con una gallina mentre fa 10 brioches alla volta, Clooney che regala le scarpe fatte a mano per un caffè, l’ex danzatore coi lupi che mangia tonno e cammina comodo “in una valliverdi”…ma pensano siamo tutti decelebrati?

    Francesca 13 Luglio 2015 0:00

    Condivido pienamente! Il mangiatore di Tonno, poi, ha proprio una faccia da ebete!

    Un tempo la pubblicità era, spesso, un minifilm di cui godere. E i “creativi” erano dei professionisti… Oggi chi sono questi grandi cervelli che capiscono tutto dei bisogni del consumatore e che studiano gli stili di vita per segmenti di mercato?
    Saluti a tutti

    salvatore 6 Settembre 2016 0:00

    Mi chiedo se veramente abbiamo bisogno di questi miti per fare una pubblicità- Per me sarebbe meglio uno spot in cui viene spiegato con parole semplici la rete 4g e le sue potenzialità.

      AM 6 Settembre 2016 0:00

      Giaà, Salvatore, a volte lo spazio concesso alle celebrità è sottratto al prodotto: e succede soprattutto quando il prodotto è una commodity. Come accade per la connettività.
      grazie del commento e a presto leggerti.
      Arduino

AM 13 Luglio 2015 0:00

Ciao a tutti,
presto dirò la mia sullo spot e non credo che il commento desterà molte sorprese: almeno fra le persone che hanno fin qui commentato il post.
@Cristian. Difficile che tu riesca a farti dei nemici qui: ci piace anche sentire cose diverse e con te sono garantite. Per rispondere al tuo commento non so cosa avrei preferito, perché non porto assolutamente rancore a Vodafone: loro fanno le loro belle ricerche e scoprono che certi modelli di comunicazione. Quello che mi fa arrabbiare è che una pubblicità del genere faccia vendere.
A presto leggerti,
Arduino

AM 22 Luglio 2015 0:00

Ciao a tutti, ecco il mio commento allo spot di Agos https://www.tibicon.net/2015/07/agos-credito-al-consumo-debiti.html
Buona giornata,
Arduino

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