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Fai controllare la tua lastra da un radiologo. Anzi, due!

26 Marzo 2010 | di Arduino Mancini Pregiudizi, Errori cognitivi, Conformismo

Abbiamo visto gli errori compiuti dal personale addetto alla sicurezza degli aeroporti negli Stati Uniti.

Ma che dire dei radiologi?

Sempre negli USA, diversi studi quantitativi dimostrano che il loro tasso di errore si aggira intorno al 30%.

In casi particolari di tumore l’errore può addirittura essere superiore.

In uno studio è riportato che i medici della Mayo Clinic sono andati a verificare precedenti radiografie “normali” di pazienti che avevano successivamente sviluppato un cancro ai polmoni.

L’esito della ricerca è stato sorprendente: fino al 90% dei tumori erano visibili nelle radiografie precedenti da mesi se non da anni.

Ma i radiologi non se ne erano accorti.

I radiologi, come gli addetti ai controlli di sicurezza negli aeroporti, sono vittime della soglia di rinuncia, che interviene quando cerchi qualcosa che non senti di avere elevata probabilità di trovare.

Se pensi che ciò che avviene negli Stati uniti non ti riguardi prova a considerare il fatto che non c’è nessuna ragione particolare perché la situazione sia tanto diversa nel nostro sitema sanitario…

Come evitare questo “inconveniente”? Due suggerimenti.

Puoi, in prima istanza, recarti lastre alla mano da un secondo radiologo, abbassando così la probabilità di errore.

Ma se ancora ti restano dubbi allora ti resta che la soluzione drastica.

Chiedi al radiologo di trattare le tue lastre come se fossero le sue.

La richiesta lo sorprenderà e si sveglierà dal torpore: inoltre, non potrà evitare, anche solo per un momento, di vedere se stesso nelle tue lastre.

E questo ti metterà al riparo da gran parte dei rischi.

Che cosa ne pensi?

Le informazioni presentate sono tratte dal libro Il metodo antierrore.

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