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Reportage semiserio da Barcellona

11 Aprile 2010 | di Arduino Mancini Storie Storielle Storiacce

In occasione della Pasqua ho trascorso qualche giorno a Barcellona con la mia famiglia: a voi un breve servizio sul viaggio.

Sporcizia

Barcellona ha fama di città sporca. Non lo è, neanche nelle zone meno centrali che ho visitato la situazione mi è apparsa critica. La foto è stata scattata la domenica di Pasqua. Le strade sono lavate tutte le notti e in città è possibile imbattersi con frequenza in mezzi della nettezza urbana elettrici e silenziosi.


Concentrazione di turisti italiani per metro quadro
Altissima. Nalla visita al Palau della musica catalana ci hanno diviso in due gruppi: italiani da una parte, tutti gli altri dall’altra. Ma nei musei, locali pubblici e altre attrazioni turistiche di italiano neanche l’ombra. Tutti sanno che tanto noi ce la caviamo sempre, soprattutto quando le informazioni ce le possiamo scambiare fra di noi …


Corrida

Se volete vederla dovete andare altrove: a Barcellona, nello stadio, ci tengono i concerti. Sana abitudine.


Kentucky Fried Chicken
Catena di ristoranti a base di pollo fritto. Assente in Italia. Puzza di fritto da appestare, e voi puzzerete altrettanto andandoci. Quello che ho visto mi spinge a raccomandarvi di starne lontano in ogni parte del mondo.


Picasso da giovane
Imperdibile il museo del giovane Picasso. Per imparare come il genio si nutre di contaminazione e sentire crescere il senso di sgomento verso quelli che, dalla contaminazione culturale, tentano di tenersi al riparo.

Il cognato del sindaco di Barcellona
Secondo un tassista sarebbe titolare di una società che produce semafori: a questo egli attribuiva la proliferazione di semafori in città. Vero? Non so, ma la cosa ha contribuito a farmi sentire a casa.


Gaudì
Andate a godervi le sue opere, avrete un’idea di cosa significhi rompere gli schemi.


Baguetina Catalana
In proporzione la cosa più costosa di Barcellona. Da evitare con cura, anche se stramazzate al suolo per la fame.


Gratta e vinci
Alla Stazione Centrale di Milano, vagamente triste per il ritorno, mi hanno accolto quelli della Sisal annunciandomi con due mega cartelloni che avrei potuto godere di vent’anni di coincidenze fortunate con la promozione “Turisti per sempre”. Pubblicità intelligente e rispettosa della nostra intelligenza, come la Sisal da sempre sa fare come pochi altri.


Che bello essere a casa.

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