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Quando il pregiudizio colpisce una grande artista

Vi ho già parlato del pregiudizio come una delle principali cause di errore nelle quali incappiamo nella vita quotidiana.

E gli errori si moltiplicano quando il pregiudizio riguarda donne e minoranze etniche.

State a sentire la storia di questa musicista, che ho ripreso dal libro In un batter di ciglia.

Quando, nel 1985, Julie Landsman fece la sua audizione per il primo posto di corno alla Metropolitan Opera di New York i paraventi, impiegati per evitare l’influenzamento della giuria a causa del sesso e dell’aspetto fisico (e relative polemiche…), erano un’assoluta novità.

Allora non c’erano donne fra gli ottoni dell’orchestra, poiché era opinione diffusa fra gli addetti ai lavori che le donne non potessero eguagliare gli uomini in questi strumenti.

Ma la Landsman si sedette e suonò, e suonò bene.

“ All’ultimo turno di audizioni sapevo di aver vinto prima che me lo comunicassero” racconta.

“ Per come avevo eseguito l’ultimo pezzo. Avevo tenuto l’ultimo do acuto molto, molto a lungo, proprio per non lasciare loro nessun dubbio. E s’erano messi a ridere, perché andava ben oltre a ciò che era richiesto.”

Ma quando fu dichiarata vincitrice e uscì da dietro il paravento, nella giuria si udì un mormorìo di sorpresa mista a disappunto .

Non soltanto perché la vincitrice era una donna, e le donne che suonavano il corno erano rare. Non soltanto per quell’audace, lungo do acuto, un suono “maschile” che si sarebbero aspettati da un uomo: ma perché la conoscevano, poiché aveva già suonato alla Metropolitan Opera come sostituta.

Eppure finché non l’avevano ascoltata solo con le orecchie, non s’erano accorti di quanto fosse brava.

Grazie al paravento si era creato un momento di puro ascolto che aveva permesso di valutarla per ciò che era realmente.

La più brava.

Lo so cosa stai pensando. Dalla foto che ti ho proposto hai dedotto che l’imponenza fisica di Julie Landsman abbia avuto un ruolo fondamentale nella carriera.

Non so rispondere a questo, ma devi sapere che l’artista ha mantenuto la posizione di primo corno alla Metropolitan Opera di New York per 25 anni: difficile mantenere un ruolo tanto prestigioso se non sei fra i migliori.

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Inoltre ho trovato su YouTube questo video che ti propongo volentieri (Metropolitan Opera Brass, Final Trio di Richard Strauss “Der Rosenkavalier”): qui puoi vedere che il numero di ottoni dell’orchestra è equamente suddiviso fra uomini e donne.

E che queste ultime non hanno certo la prestanza fisica di Julie Landsman.

Ti convince?

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