La banalità, lo confesso, è per me un vero e proprio spauracchio.
È difficile, quando hai un blog e hai scelto di essere presente sui social network, scrivere sempre e comunque cose interessanti, evitando la tentazione di fare “ volume”.
Come si può evitare o almeno diminuire considerevolmente il rischio di scrivere banalità?
Leggendo Karl Kraus e i suoi “Detti e contraddetti” ho trovato una regola, quella che mi sono dato senza esitazione.
Bisogna scrivere ogni volta come si scrivesse per la prima per l’ultima volta. Dire quanto sarebbe giusto per un congedo e dirlo così bene come per un debutto.
Altrimenti meglio il silenzio, aggiungo.
Cosa ne pensi?
la banalità fa però anche un po parte di noi a volte . .difficile dire cose inedite . .ormai hanno già detto tutto su tutto . . .forse dovremmo un po imparare a parlare anche con i gesti . .con certi sguardi . .però . . nel blog la vedo dura . 😉
@Claudia. Secondo te la regola di Kraus aumenta o diminuisce il rischio di dire banalità?
il rischio di dire banalità esiste sempre. . ci ho pensato un po prima di rispondere . .strano perché amo scrivere e parlare e spesso lo faccio senza filtri. .proprio nel modo descritto d a quella regola cercando però sempre di non esagerare . esagero quando sono arrabbiata . ma anche li dico cose già dette e quindi banali .
la banalità e nelle orecchie di chi ascolta .quasi mai nella bocca di chi parla o nella penna di chi scrive .
quindi penso che applicando quella regola non si eviti il rischio . .
saluti.