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Dedicato a chi ama pagare poco. Troppo poco.

3 Aprile 2013 | di Arduino Mancini Sai negoziare?

Pagare poco qualcosa che vale molto è sempre stato motivo d’orgoglio: chi non si è mai vantato di essere riuscito a strappare condizioni inimmaginabili prima di una trattativa?

E non è forse vero che molti di noi non badano al prezzo finale ma all’ampiezza dello sconto ottenuto?

Sentiamo una breve riflessione, attribuita a John Ruskin (critico d’arte, filantropo e “social thinker” inglese dell’800).

Non è saggio pagare troppo, ma pagare troppo poco è peggio.

Quando si paga troppo si perde un po’ di denaro , e basta. Ma se si paga troppo poco si rischia di perdere tutto, perché la cosa comperata potrebbe non essere all’altezza delle proprie esigenze.

La legge dell’equilibrio negli scambi non consente di pagare poco e di ricevere molto. È assurdo.

Se si tratta con il più basso offerente sarà prudente aggiungere qualcosa per il rischio che si corre: ma se si fa questo si avrà abbastanza per acquistare qualcosa di meglio.

Cosa aggiungere a queste parole?

Che chi acquista con l’intento di pagare troppo poco non agisce nel proprio interesse e che farebbe bene a cercare occasioni meno svantaggiose per dare soddisfazione al suo ego.

Non credi?

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Commenti
Rino Schettino 9 Aprile 2013 0:00

Verissimo Arduino, trovo che i clienti peggiori siano quelli che pensano solo al prezzo come se fosse tutto paragonabile, come se fossimo tutti uguali, e credo che la battaglia sul prezzo sia sempre persa. CIAO! Rino

Ilaria 15 Aprile 2013 0:00

A chi lo dici..? Produco un prodotto di fascia alta e quando i clienti mi misurano la % di sconto con la concorrenza mi cadono le braccia! A me sembra logico e scontato quello che hai citato ma, per i più credo sia incomprensibile.

AM 16 Aprile 2013 0:00
Tiziana 16 Aprile 2013 0:00

Grazie Arduino , porterò questo tuo articolo alla prossima riunione di condominio.
La maggioranza approva sempre preventivi di spesa molto bassi e poi quando i lavori vengono male eseguiti ed io mi lamento mi sento sempre dire “eh, ma con quel prezzo non potevamo aspettarci un capolavoro”.
Forse mi darai una mano a far capire a questi signori poco accorti,che bisogna controllare il prezzo ma sopratutto quello che compriamo con quel prezzo….la prossima riunione ti farò sapere quanto e se sei stato utile…saluti

AM 19 Aprile 2013 0:00

Io credo che questo sia il punto chiave.

Se si tratta con il più basso offerente sarà prudente aggiungere qualcosa per il rischio che si corre: ma se si fa questo si avrà abbastanza per acquistare qualcosa di meglio.

In bocca al lupo!
A presto leggerti,
Arduino

Ilaria 29 Aprile 2013 0:00

Con un pò tanto di ritardo rispondo. Avevo letto l’articolo e non posso che concordare anche questa volta e dirmi, quanto è difficile questo mondo, a me sembra sempre di più…. Più ci sviluppiamo, più scopriamo e meno ci capiamo.

AM 29 Aprile 2013 0:00

@Ilaria. Non è semplice gestire la complessità: altrimenti, che complessità sarebbe 🙂 ?
Comunque, se può consolarti, non sei fra le persone meno attrezzate ad affrontarla.
A presto leggerti!
Arduino

Ilaria 29 Aprile 2013 0:00

Cercando di non essere pessimista ma realista, credo che il problema sia proprio che stiamo diventando troppo complessi, perdendo energie e tempo in ciò che conta meno. Ti ringrazio comunque per il messaggio positivo.

AM 29 Aprile 2013 0:00

@Ilaria. Non so se perdiamo tempo in ciò che conta meno. So per certo che abbiamo creato un mondo complesso, al di sopra delle nostre forze. Ma esserne consapevoli è un vantaggio!
Ciao!

Ilaria 29 Aprile 2013 0:00

Ci siamo capiti alla perfezione! E mi fa molto piacere.

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