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Ancora su leadership e cazziatone

Ho letto con attenzione i commenti di Amì du Peuple, Gorizio e Tok@imura al post sullo stile prevalente utilizzato dai capi nel cazziare (vedi post). Faccio alcune considerazioni.

Tutti avete colto l’ironia verso un improduttivo stile di correzione, e sono venute fuori nei commenti considerazioni interessanti.

Un leader dovrebbe saper scegliere i propri collaboratori in modo che non sia assolutamente necessario cazziarli. Ma se le persone te le trovi a bordo cosa fai? Spesso la minestra si fa con quello che c’é, aiutando le persone a crescere.

Un leader e’ tale se sa cazziare “scientificamente”. Vero, correggere cil omportamento senza deprimere è un’arte poco conosciuta.

Il cazziare ha una sua funzionalità mirata ad aumentare la produttività del soggetto cazziato solo ed esclusivamente se a farlo è un leader ufficialmente riconosciuto e spalleggiato. Il riconoscimento della leadership da parte dell’organizzazione è essenziale: attenzione tuttavia a non farne un alibi per eventuali fallimenti.

Infine, leggo tra le righe la convinzione che un collaboratore bravo non ha bisogno di essere cazziato. Il cazziatone (reprimenda o “azione correttiva” se vogliamo essere meno prosaici) come la lode sono strumenti essenziali per aiutare le persone a crescere: e chi fa il capo deve assolutamente imparare a usarle.

Avremo modo di tornare ancora sia sul cazziatone sia sulla lode, e di discutere insieme alcune tecniche di gestione.

 

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