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Il potere? Diamolo a chi non lo vuole

18 Febbraio 2010 | di Arduino Mancini Politica, politici, politicanti


Il 30 gennaio 2010 Sergio Romano scrive su “Il Corriere della Sera”, a proposito dell’interrogatorio a Tony Blair da parte della commissione parlamentare d’inchiesta britannica sulla guerra in Iraq, un articolo nel quale sostiene la seguente tesi:

Eleggiamo i nostri leader nella speranza di essere governati da uomini che si sono dedicati alla buona amministrazione della Cosa Pubblica. E scopriamo prima o dopo di aver scelto personalità attraenti, grandi maestri della comunicazione incapaci di separare, nella loro vita, il pubblico dal privato.

Nel prosieguo dell’articolo Sergio Romano elenca una dettagliata serie di esempi a sostegno delle sue parole.

Stupiscono le parole dell’ex ambasciatore, certo uomo che ne ha viste tante e dal quale mi sarei aspettato maggiore realismo.

Dolorosamente vero che gran parte delle persone che chiamiamo a gestire la Cosa Pubblica si rivelano incapaci di separare il pubblico dal privato.

Dolorosamente falso che tendiamo a eleggere i nostri leader nella speranza di essere governati da uomini che si sono dedicati alla buona amministrazione.

La realtà delle cose sembra testimoniare che la nostra preoccupazione consiste, nella scelta dei leader, prima di tutto nell’essere guidate da persone capaci di fare i nostri interessi, anche a scapito di quelli di altri.

Per chi ha la “fortuna” di essere governato dal leader che si è scelto, rettitudine e buona gestione del denaro pubblico finiscono per rappresentare questioni secondarie, a patto che i propri interessi siano tenuti in debito conto.

Per quelli che il leader lo “subiscono” egli è soltanto uno riuscito nell’ingannare tutti quelli che lo hanno votato, e che va mandato via affinché non possa più nuocere.

Come cambiare questo stato di cose? Come garantire che i leader si occupino del bene comune?

Non esiste un rimedio certo, ma dare il potere a chi non lo vuole può rappresentate un buon punto di partenza.

Non credi?

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Commenti
graziano 23 Febbraio 2010 0:00

…………..sono d'accordo !

graziano 23 Febbraio 2010 0:00

Ho sempre pensato che il miglior modo di selezionare un politico fosse di sceglierlo tra quelli che non vogliono fare i politici ….come obbligo civile , a garanzia che verrebbero tagliati fuori quelli che hanno come unico fine il proprio tornaconto e l'ebbrezza del potere….gli arrivisti disonesto o pirla …. la maggior parte dei politici che conosco.

andrea 24 Febbraio 2010 0:00

dare il potere a chi non lo vuole…intrigante e originale punto di vista, non lo avevo mai considerato.
interessante anche perchè suggerisce un diverso approccio ad un aspetto dell'esistenza, il potere appunto, a chi non non ha con esso un facile rapporto.
complimenti!
andrea

AM 26 Febbraio 2010 0:00

grazie Andrea, del complimento, ma non è farina del mio sacco.
Ricordo di aver stiudiato al Liceo un classico greco che affermava questa perla, oggi, rivoluzionaria.
Ho cercato in lungo e in largo l'autore, senza riuscirci.
Comunque, sono felice che tu sia d'accordo.
Di punti di vista originali parleremo ancora.
A presto leggerti,
Arduino

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