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13° Stratagemma – Legarsi ai distanti per attaccare i vicini

6 Gennaio 2012 | di Arduino Mancini Impara I 36 stratagemmi

Spiegazione

Lo stratagemma si impiega nelle situazioni di conflitto confuso: quando la nostra forza è limitata è bene tenere separati e lontani i pericoli per affrontarli uno alla volta,  con forze e risorse adeguate.

Allora, poiché attaccare lontano è troppo costoso (sia per noi sia per gli altri), ci si può alleare con coloro che sono distanti (o anche prevenire o rompere alleanze esistenti fra coloro che ci sono nemici o possono diventarlo) per realizzare ciò che è veramente fondamentale per il successo finale: affrontare un conflitto alla volta e nelle migliori condizioni.

Allearsi con chi è distante non significa, tuttavia, dare vita a una pace duratura: si tratta piuttosto impiegare uno stratagemma per evitare di avere troppi nemici, una mossa nell’intento di isolare i paesi vicini. Quando l’attacco contro i “ vicini” avrà avuto successo, gli “alleati distanti” potranno diventare i nuovi obiettivi dell’attacco.

La storia

Al tempo della Seconda Guerra Mondiale, Hitler cercò di annettersi tutta l’Europa e di avere l’egemonia mondiale, ma si preoccupava dell’evenienza che i paesi europei si alleassero tutti contro di lui. Così, in ogni suo camuffamento politico e diplomatico, applicò una politica di concessioni, onde «legarsi ai distanti per attaccare i vicini». Ancora alla vigilia dell’invasione della Polonia, egli fece mosse diplomatiche con l’Inghilterra e la Francia tramite Mussolini.

Il 31 agosto 1939, Mussolini propose di convocare una conferenza quadripartita fra Germania, Italia, Inghilterra e Francia. Il 2 settembre, all’indomani dell’attacco contro la Polonia, Ciano (ministro degli esteri italiano), si recava in missione speciale a Parigi per discutere le condizioni di convocazione della conferenza quadripartita.

Grazie a tale farsa diplomatica, Hitler comprese che neanche in seguito gli Occidentali avrebbero aiutato la Polonia, così fu ancora più audace nell’attacco..

Dopo la scomparsa della Polonia dalla carta geografica, i Tedeschi volsero l’esercito a occidente e conquistarono la Danimarca, la Norvegia, l’Olanda, il Belgio, il Lussemburgo, la Francia, aggirarono le Ardenne e giunsero fino alla Manica.

Lo stratagemma aveva funzionato.

Il commento

In termini organizzativi lo stratagemma può trovare applicazione piuttosto vasta.

Tutte le volte che ci troviamo ad affrontare un conflitto inevitabile (ricordiamo Sun Tzu nell’Arte della guerra, per il quale il miglior guerriero è quello che vince senza combattere) abbiamo cura, prima di affrontare la battaglia, di generare le condizioni affinché l’avversario sia uno solo e nessuno sia disponibile a muovere in suo soccorso.

Un’accurata analisi delle forze in campo e dei possibili schieramenti che potranno crearsi sarà fondamentale per l’esito finale: una prova ulteriore che l’esito di ogni iniziativa dipende in modo decisivo da come la si prepara.

Lo stratagemma, e le sue condizioni di impiego, va soprattutto ricordate quando le forze (sia fisiche, sia di sostegno da parte di chi nell’organizzazione detiene il potere) sono cospicue; esistono situazioni, per esempio, nelle quali la giovane età, il desiderio di rivalsa o addirittura l’odio conducono alla tentazione di stravincere.

E l’impiego di energie in misura superiore a quella necessaria non può che nuocere a chi agisce.

Vai alla recensione del libro I 36 stratagemmi.

Clicca qui per leggere  gli stratagemmi fin qui commentati.

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Commenti
Chiara 4 Settembre 2020 16:01

Quale potrebbe essere una possibile applicazione di questo stratagemma alla vita quotidiana?

    AM 9 Settembre 2020 19:13

    Ciao Chiara,
    che cosa intendi per “la vita quotidiana”?
    Lavoro? Business? Vita privata?
    Nel post ci sono diversi esempi ma ho la sensazione che tu abbia in mente una situazione specifica.
    Mi aiuti ad aiutarti?
    Grazie e a presto.
    Arduino

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