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Quando la leadership dipende dalla voce grossa...

19 Dicembre 2014 | di Arduino Mancini Fare il (e la) leader, che fatica…

In riunione

Come in questo caso.

Una domanda per te:

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Commenti
Ada C. 25 Maggio 2016 0:00

Ciao,
non sono un manager e quindi non mi capita proprio la stessa cosa.. però succede che i presenti tendano a minimizzare o a sorvolare talora sugli aspetti scomodi dei miei argomenti (approccio alle soluzioni, organizzazione di un lavoro ) e quindi mi ritrovo ad assumere un tono secco che non mi è affatto familiare e mi sembra anche fuori luogo; ho imparato però che altrimenti non sentono, le mie parole semplicemente non passano il filtro dell’attenzione. Capita ad altri? C’è sicuramente un sistema migliore e vi ringrazio se mi aiutate a trovarlo!

Cesare 30 Maggio 2016 0:00

Ada, non me ne volere, ma se la comunicazione non arriva correttamente è anche colpa di chi la invia: se gli altri (non ci hai detto in quale posizione gerarchica rispetto a te) tendono a minimizzare o a sorvolare gli aspetti dei tuoi argomenti evidentemente non parli il loro linguaggio: forse ti poni male, forse le cose che a te sembrano importanti non lo sono, o forse sei nell’ambiente sbagliato. a ciascuno di questi problemi esistono soluzioni, ma che dipendono soprattutto da te.
Tra l’altro, se diventi sgarbata, passato il momento immediato, in cui magari la spunti o ti sembra di averla spuntata, alla lunga serve davvero?
(non ci hai det

    Ada C. 30 Maggio 2016 0:00

    Ciao Cesare,
    hai ragione, occorrerebbe pensare in anticipo a quale sarà il contesto della riunione e cercare di sintonizzarsi. Non sono mai sgarbata, solo più secca nella pronuncia delle parole mentre per natura sono più tranquilla nel parlare.
    Grazie, ciao

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