Perché in molto casi si tratta di parvenu.
I dizionari sono concordi nel definirlo come persona che ha acquisito una condizione economica e sociale superiore senza adeguarsi ai modi ed alle maniere del nuovo contesto.
In Italia, e non solo, l’uomo di potere che inevitabilmente aspira alla leadership carismatica è troppo spesso un parvenu, e potrebbe essere definito come
Insomma, dei parvenu della competenza, che ben descrive Honoré de Balzac con questo breve pensiero:
Cosa ne pensi?
Ha ragione Honorè, si preoccupano solo di raggiungere la cima o vetta che dir si voglia, senza preoccuparsi di come ci arrivano.
L’arrampicata sociale per il “ben essere” di questi individui li porta ad equipararsi ai nostri antenati scimmie, che non si vergognano delle loro parti “vergognose” perchè non conoscono nè il pudore nè la vergogna. Ma lo schifo maggiore per me è vedere che questi soggetti spesso, troppo spesso ricoprono incarichi importanti che gli permettono di nuocere alla nostra società e di diffondere la mancanza di pudore e di vergogna a macchia d’olio.
Bella frase di Balzac, ma è in gioco anche il principio di Peter (1969): “In una gerarchia, ogni persona tende a salire di grado fino al proprio livello di incompetenza”. E soprattutto il corollario: “Con il tempo, ogni posizione tende a essere occupata da un a persona che è in grado di svolgere in maniera adeguata i propri compiti”.
A questo aggiungo che in generale i mediocri non sanno di esserlo (se no si darebbero da fare per migliorare) e l’immotivata fiducia in se stessi si traduce in una sicurezza che chi invece è capace ma consapevole dei propri limiti spesso non ha; e per questo motivo gli incompetenti spesso fanno carriera (finché poi non creano danni che i competenti devono cercare di risolvere…).
(correggo il corollario: “Con il tempo, ogni posizione tende a essere occupata da un a persona che NON è in grado di svolgere in maniera adeguata i propri compiti”.)
Aggiungo che in generale il potere non andrebbe mai dato a chimostra di desiderarlo…