L'arte cinese di vincere

traduzione di G. Casacchia - Guida - 1990 - 299 pagg

I 36 stratagemmi

Alcune informazioni preliminari

Un altro libro che difficilmente ti sentirai consigliare perché, come L’arte della guerra, chi lo ha letto tende a tenere per sé il vantaggio che ciò che ha appreso dal testo può procurargli.

Antico capolavoro del pensiero cinese il libro, che risale probabilmente alla fine dell’epoca Ming (1368-1644), ha avuto da allora una storia controversa.

Nel 1941, in una libreria di Binzhou, nella provincia di Shaanxi, qualcuno scoprì un testo sconosciuto intitolato “I trentasei stratagemmi“.

Proibito da Mao Ze-dong e ripubblicato solo dopo la sua morte, il testo diventa, a partire dal 1977, un vero e proprio bestseller nelle librerie di Taiwan e Hong Kong, dove circola come manuale d’affari e come strumento per l’insegnamento dell’arte della vita.

Infatti, soprattutto nel secolo scorso, molti autori hanno rivisitato il testo principalmente con due finalità:

  • cogliere aspetti fondamentali della cultura cinese antica per meglio comprenderne i risvolti contemporanei;
  • reinterpretare in chiave moderna i trentasei stratagemmi per individuarne le applicazioni nella gestione del business e del conflitto in tutte le sue forme.

Vedremo fra poco le edizioni che al momento sono, a mio avviso, più interessanti: ora analizziamo brevemente alcuni aspetti chiave dei trentasei stratagemmi, anche per comprendere chi può essere interessato alla sua lettura.

Informazioni di base sui contenuti

In una cultura dove il predominio del concetto di armonia si rispecchia nello stesso nome dell’antica Cina, i trentasei stratagemmi insegnano la Via dell’inganno opposta alla Retta Via di Confucio; essi completano l’antica idea di un universo armonioso con una filosofia del conflitto che non rompe l’equilibrio generale del mondo.

Chiunque si serva di stratagemmi, in amore, in guerra, negli affari, deve essere «tenero» e «mite»; come l’acqua, deve sapersi adattare alle circostanze, colpire il nemico nei punti più deboli, dove non c’è resistenza, e solo al momento propizio usare le forze stesse del nemico per distruggerlo.

Attraverso la Via dell’inganno, dove ogni manovra deve essere tenuta nascosta e segreta, l’arte cinese di vincere segna, in questo libro, anche la celebrazione della giustizia, come il trionfo della forza yang segue il culmine di quella yin, e come la pace scaturisce dalla guerra e la Primavera nasce dall’Inverno.

Ecco di seguito i trentasei stratagemmi, presentati tenendo conto della classificazione classica.

  • Gli stratagemmi della guerra per vincere
    • Solcare il mare all’insaputa del cielo
    • Accerchiare Wei per salvare Zhao
    • Uccidere grazie al pugnale altrui
    • Aspettare ben riposati il nemico stanco
    • Darsi al saccheggio approfittando dell’incendio
    • Creare scompiglio a oriente e attaccare a occidente
  • Gli stratagemmi della guerra per resistere
    • Generare qualcosa dal nulla
    • Raggiungere di soppiatto Chencang attraverso un guado
    • Ammirare l’incendio dalla riva opposta
    • Nascondere la lama dietro il sorriso
    • Il susino avvizzisce in luogo del pesco
    • Portar via la pecora quando capita sotto mano
  • Gli stratagemmi della guerra per attaccare
    • Tagliare l’erba per svegliare i serpenti
    • Prendere in prestito un cadavere per richiamarne l’anima
    • Attirare la tigre giù dal monte
    • Allentare la presa per stringerla
    • Scagliare il mattone e avere indietro la giada
    • Per catturare la banda acciuffarne il capo
  • Gli stratagemmi della guerra confusa
    • Togliere la legna sotto il calderone
    • Intorbidare le acque per pigliare i pesci
    • La cicala dorata abbandona l’esuvia
    • Chiudere la porta per acchiappare il ladro
    • Legarsi ai distanti per attaccare i vicini
    • Fingendosi di passaggio attaccare Guo
  • Gli stratagemmi della guerra tra [contendenti alla] pari
    • Levare la trave per togliere il pilastro
    • Additare il gelso ma maledire la sofora
    • Fingersi stolti ma non folli
    • Salire sul tetto e togliere la scala
    • Far sbocciare i fiori sull’albero
    • Trasformarsi da ospite in padrone di casa
  • Gli stratagemmi della guerra che si perde
    • Lo stratagemma dell’amante attraente
    • Lo stratagemma della città vuota
    • Lo stratagemma della spia convertita
    • Lo stratagemma della carne sofferente
    • La concatenazione degli stratagemmi
    • La cosa migliore è la fuga

Chi può essere interessato alla lettura del libro?

In generale, qualunque persona coinvolta a vario titolo in situazioni in cui si confrontano obiettivi non convergenti o, più in generale, in situazioni di conflitto: in azienda, in politica, nel business e nella vita privata.

Come ho già detto, i 36 stratagemmi sono ben noti a moltissime persone che occupano posizioni di comando, che li impiegano per volgere a proprio vantaggio le situazioni di conflitto; una più ampia diffusione della conoscenza degli stratagemmi non potrà che generare situazioni più equilibrate, limitare le occasioni di scontro e favorire le condizioni per negoziati improntati alla cooperazione.

Per questo faccio un uso piuttosto esteso dei 36 stratagemmi nei percorsi di business ed executive coaching.

Un’ultima riflessione circa l’impiego dei 36 stratagemmi.

Le donne tendono spesso ad assumere comportamenti le portano a rifuggire situazioni di conflitto, nella convinzione che queste ultime possono essere evitate e che un eventuale scontro le vedrebbe in qualche modo soccombere.

Ebbene, anche se i 36 stratagemmi sono nati in un’epoca in cui le donne avevano un ruolo di secondo piano nella vita politica e sociale, a mio avviso la loro conoscenza può dare un contributo molto importante alla formazione di una società improntata alla parità di genere.

Le edizioni italiane del libro

In Italia ha avuto diverse edizioni ma la circolazione è rimasta piuttosto limitata e la distribuzione ne soffre.

Tre le edizioni più interessanti in lingua italiana:

  • I 36 stratagemmi – L’arte cinese di vincere – a cura di Krzysztof Gawlikowsky – Guida editore
  • I 36 stratagemmi – L’arma segreta della strategia cinese per trionfare in ogni campo della vita quotidiana – A cura di Gianluca Magi – BUR
  • Stratagemmi – Vincere e sopravvivere con astuzie vecchie di tremila anni – Harro von Senger – Serra e Riva editori

Presento qui la recensione dell’edizione di Guida Editore, a mio avviso la più divulgativa fra quelle pubblicate in Italia.

La prefazione di Krzysztof Gawlikowsky, di particolare pregio e interesse, aiuta il lettore a entrare nell’essenza del libro attraverso il richiamo ai classici della cultura cinese e al periodo storico al quale i 36 stratagemmi risalgono.

L’edizione raccoglie e combina fonti diverse; innanzitutto, il testo antico dei “Trentasei stratagemmi”, ritrovato nel 1941, tratto dall’edizione curata da Wu Gu, I trentasei stratagemmi, Changchun 1979, il quale comprende:

  • il nome dello stratagemma. È quasi sempre costituito di quattro parole, sul modello delle chengyu (frasi fatte), ovvero motti, detti, aforismi, citazioni classiche, proverbi, sui più vari argomenti, di uso assai frequente in cinese. Qui compare nel titolo;
  • un brevissimo commento, spesso ispirato agli esagrammi del Classico dei mutamenti;
  • un commento più ampio, che si diffonde sul significato della spiegazione, talvolta piuttosto oscura, e lo integra con esempi tratti dalla storia militare antica.

Il curatore ha pensato inoltre di integrare il testo antico con due commenti moderni:

  • un chiarimento dei testi antichi su elencati, che qui compare sotto la dizione commento moderno, riferimenti al Classico dei Mutamenti e un aggiornamento con esempi tratti dalle guerre moderne e contemporanee, cinesi e non;
  • i commenti non militareschi, che estendono ad ambiti non bellici il campo di applicazione degli stratagemmi, così come vuole la mentalità cinese, che se ne serve in tutti i conflitti della vita. Fenomeno questo di primaria importanza, che fa degli stratagemmi uno dei fondamenti della filosofia esistenziale contemporanea.

I trentasei stratagemmi rivisti da me

In questi anni ho lavorato a lungo nella contestualizzazione dei 36 stratagemmi nelle diverse situazioni che possiamo incontrare nella nostra vita: in azienda, nel business, nella vita privata.

Tengo a precisare di non essere un esperto di cultura orientale e che ciò che attira la mia attenzione è piuttosto l’impiego contemporaneo che possiamo farne nei diversi ambiti.

Su questo blog puoi trovare, interrogando la barra di ricerca, gli stratagemmi che ho commentato finora.

Ciascun commento tiene conto dei seguenti aspetti:

  • l’enunciato originale dello stratagemma;
  • la sua spiegazione;
  • uno più esempi di applicazione, storici e/o contemporanei;
  • tattiche e/o strategie per evitare di esserne vittima.

In questo momento sono impegnato nella revisione di tutti gli stratagemmi, che troveranno prima o poi spazio in un libro: segui il blog e potrai tenerti aggiornato.

Le edizioni in lingua inglese

Tre le più interessanti:

  • Lure the Tiger Out of the Mountains: How to Apply the 36 Stratagems of Ancient China to the Modern World – Yuan Gao – Judy Piatkus
  • The Book of Stratagems –  Harro Von Senger – Penguin Books
  • The Thirty-Six Stratagems: A Modern Interpretation Of A Strategy Classic – Peter Taylor – Infinite Ideas Limited

I libri sono presentati in ordine di mia preferenza, con una osservazione: il primo è più adatto a chi è interessato agli aspetti inerenti alla gestione del business, mentre suggerisco il secondo a chi vuole avere una visione più ampia e storica dei 36 stratagemmi.

Per concludere, il tema è imperdibile per chiunque copra o intenda prepararsi a ricoprire posizioni di comando, oppure intenda migliorare la propria capacità di gestire il conflitto.

 

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