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Non amputatemi lo... smartphone!

19 Aprile 2009 | di Arduino Mancini Sai negoziare?

Abbiamo già parlato della nomofobia, cioè della paura di non essere raggiungibili sul telefono mobile 24 ore su 24.
Ma che fa uno quando gli si scarica il telefonino? O, peggio, quando lo lascia a casa?

Vi siete mai trovati al cinema o a teatro e improvvisamente sentite vibrare il telefonino?

Sì? E cosa vi siete detti dopo aver scoperto che lo avevate già spento?

A me è successo, e non mi sono trattato bene.

Jack Tsao, professore di neurologia all’Università del Maryland, ha chiamato questi comportamenti sindrome del «Blackberry fantasma», per la quale i possessori di palmari o telefonini ne avvertono le vibrazioni anche quando non li hanno con sé o sono silenziosi.

Il fenomeno presenta analogie impressionanti con quello di persone che hanno subito un’amputazione, che provano sensazioni di dolore o di prurito nel braccio o nella gamba che non esistono più.

«In passato consideravano pazzi gli amputati che si lamentavano del dolore: oggi pensiamo che ci sia una base fisiologica per questa sensazione» spiega Jack Tsao.

Forse la sindrome del telefonino fantasma aiuterà a curare i postumi di un’amputazione: è possibile e me lo auguro.

Ma come curare i postumi da amputazione dello smartphone?

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Commenti
Anonymous 1 Ottobre 2010 0:00

Per quanto mi riguarda provo un grande piacere quando il cellulare non ha campo quindi non sono raggiungibile, per mia fortuna questo avviene di frequende abitando in una zona ancora poco coperta dai vari segnali.
Credo che il cellulare abbia maledettamente allungato l'orario di lavoro (mai retribuito) ben oltre all normale buon senso / gusto.

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