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4° Stratagemma - Aspettare ben riposati in nemico stanco

27 Ottobre 2010 | di Arduino Mancini Impara I 36 stratagemmi

La spiegazione

Impacciare il nemico creandogli situazioni difficili, non affrontarlo in battaglia. Diminuire la durezza e aumentare la mollezza.

A questo proposito per esempio Le regole della guerra del maestro SunTzu recitano:

Essendo vicini, si attenda l’avversario arrivato da lontano.

Quando si è ben riposati, si aspetti un nemico stanco: quando si è ben nutriti, si attenda l’avversario affamato.

Queste sono le regole che governano la forza.

In origine, lo stratagemma indicava l’attestarsi a difesa, in guerra, in posizione favorevole per recuperare le forze e, dopo che l’attaccante si fosse sfiancato e avesse perso lo spirito battagliero, passare dalla difesa all’attacco.

Qui, «aspettare» non significa…
…aspettare fermi e passivi l’occasione buona per incrociare le armi.

Il verbo pone l’accento sul ruolo che gioca l’iniziativa soggettiva del comandante, il quale dirige il nemico stanco dove
vuole e crea l’occasione buona per sconfiggerlo
.

Coloro che raggiungono per primi la zona di guerra e lì aspettano l’occasione buona per distruggere il nemico si trovano avvantaggiati, mentre coloro i quali raggiungono tardi la zona di guerra e accettano battaglia in fretta e furia si stancano e perdono.

La storia

Nel 342 a. C. Pang Juan di Wei condusse l’esercito all’assalto dello Stato di Han.

Han chiese aiuto a Qi. L’esercito di Qi si dispose alla battaglia come aveva sempre fatto: Tian Ji a capo delle truppe, Sun Bin consigliere militare. Il piano di battaglia prevedeva un attacco diretto di disturbo contro Daliang, capitale di Wei.

Venuto a sapere che il suo paese era in difficoltà, Pang Juan riportò immediatamente indietro l’esercito.

Sun Bin disse a Tian Ji.

“I soldati degli Stati di Wei, Zhao e Han sono crudeli e feroci; disprezzano noi di Qi e ci chiamano codardi. Essere capaci di guerreggiare è condursi con vantaggio a seconda delle circostanze.”

Pang Juan aveva un atteggiamento altero, disprezzava i nemici e aveva una cieca venerazione per il principio tradizionale dell’arte della guerra secondo cui a condurre l’esercito lontano cento leghe per conquistare la vittoria, l’avanguardia può essere sbaragliata; a condurlo lontano cinquanta leghe, è possibile che diserti la metà dei soldati.

L’esercito di Qi, conscio dell’atteggiamento di Pang Juan, decise di fingersi debole e si ritirò, dando a vedere di voler fare ritorno in patria.

Durante la marcia, il primo giorno, all’ora del rancio, i soldati prepararono centomila marmitte per cucinare, il secondo giorno le ridussero a cinquantamila e il terzo giorno a trentamila.

Notando il fatto, Pang Juan, che aveva fretta di rintracciare l’esercito di Qi per ingaggiare la battaglia decisiva, concluse erroneamente che fra le file del nemico abbondassero i disertori e il morale fosse a terra, e, lasciata indietro la fanteria, si lanciò all’inseguimento a marce forzate con un solo distaccamento, armato alla leggera.

Dai calcoli e dalle mosse dell’esercito di Wei, Sun Bin concluse che il nemico sarebbe giunto a Maling dopo il tramonto; pose allora in agguato i soldati sulla strada per Maling e inflisse una pesante sconfitta all’esercito di Wei.

Il commento

In termini organizzativi lo stratagemma è impiegato nel corso di conflitti in cui le forze dei contendenti si equivalgono e lo scontro frontale, fin quando l’equilibrio permane, può generare troppi danni.

Allora le parti cercano di logorarsi a vicenda, cercando di condurre l’avversario su un terreno a lui sfavorevole e attenderlo con forze fresche per sferrare l’attacco finale.

In linea di massima, la “stanchezza delle truppe” è il segno che si è persa l’iniziativa. Ma anche la stanchezza personale è un segnale che la battaglia sta prendendo una piega sfavorevole e potrebbe essere opportuno ripensare la strategia.

Classiche situazioni di logoramento, di cui sono testimone e ho memoria personale, sono quelle che il controllo di gestione esercita pressioni sulla vendita o altre funzioni di linea (marketing e produzione ad esempio) per il raggiungimento degli obiettivi, per raggiungere una posizione che vede una funzione di staff (come il controllo di gestione) prevalere sulle funzioni di linea.

Altra situazione di conflitto piuttosto comune vede la direzione vendite mettere alla frusta la produzione attraverso volumi di vendita crescenti e tempi di consegna ravvicinati.

Nelle guerre di logoramento avviene sempre che una delle due parti sia sottoposta a pressioni superiori e magari su più fronti: la misura delle energie residue e un attento esame dello stato delle risorse fisiche e mentali proprie e dei collaboratori possono aiutare a elaborare una strategia vincente.

Nel dare ordini, i buoni capi devono saper portare l’avversario dove vogliono loro, ed evitare di farsi dislocare dal nemico dove vuole lui.

Vai alla recensione del libro I 36 stratagemmi.

 

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