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Per evitare cantonate... colossali!

Tre cose da fare (più una…) in riunione con persone di cultura diversa

Post rivisto il 12 dicembre 2022

Una delle situazioni che un mondo sempre più piccolo ci chiede di affrontare è l’incontro per ragioni di lavoro con persone di cultura diversa, in cui la comunicazione avviene spesso in lingua inglese, fra persone non madrelingua.

Le difficoltà che possiamo incontrare sono di tipo diverso, e superarle potrebbe non essere così semplice:

difficoltà che potrebbero essere anche più robuste
se la riunione avviene in videoconferenza!

Qualche esempio?

Nelle culture orientali cominciare una riunione con discussioni irrilevanti, facendo conversazione, è piuttosto comune; l’ascolto consapevole è diffuso e il NO rappresenta una mancanza di rispetto.

Nelle culture occidentali invece, interrompere, correggere o fare domande dirette indispettisce l’interlocutore; cominciare una riunione facendo conversazione non rilevante ai fini dell’incontro è considerato una perdita di tempo (specie negli USA), mentre mostrare in modo diretto il proprio pensiero, senza troppi preamboli, è la prassi.

Come puoi comportarti per evitare fraintendimenti, assicurarti di aver ben compreso il messaggio e gestire la comunicazione con efficacia, anche se nessuno dei partecipanti alla riunione ha risciacquato i panni nel Tamigi?

Ecco tre regole che in passato ho seguito con una certa continuità, e che volentieri condivido:

1) Preparati

  • Mai entrare in riunione senza avere idea di chi andrai a incontrare;
  • Tutte le volte che puoi, raccogli informazioni circa le persone che stai per incontrare (dai colleghi, dal tuo network personale, sui social, ecc.): avere un’idea di chi ti troverai di fronte ti sarà utile;
  • Preparati a essere paziente: se il tuo interlocutore, prima di entrare nel merito, vuole parlare di sport, vacanze o delle italiche bellezze, probabilmente vuole investire del tempo per il buon esito dell’incontro.

2) Concentrati su chi ti sta di fronte

  • Se la situazione si fa complicata, non lasciare che la rabbia s’impadronisca di te: se vedi atteggiamenti che ti urtano conta fino a dieci prima di lasciare che l’irritazione si metta al volante delle tue azioni. Al dieci, se non starai meglio, sarai certo più disposto a interpretare la situazione;
  • Fai del tuo meglio per comprendere bisogni, motivazioni e obiettivi delle persone che incontri: metterti nei loro panni ti aiuterà a comprendere le ragioni che li spingono a fare certe scelte invece di altre.

3) Assicurati di comprendere ciò che sta accadendo

  • Chiedi chiarimenti, anche quando ti sembra tutto evidente, senza lasciare aree d’incertezza: magari impiegando in modo esteso la riformulazione e la verifica di comprensione;
  • Non giudicare, valuta: potrai così avere un’idea più articolata della situazione e di ciò che accade;
  • Prendi appunti e, se necessario, verifica che il tuo interlocutore ne condivida il contenuto.

Tutto qui?

No, c’è un ultimo punto.

Quando il tuo interlocutore annuisce, molto probabilmente ti sta dicendo “ho capito”:

evitare di confondere un “capisco” con un “sono d’accordo” ti aiuterà a non prendere cantonate.

Non credi?

Se vuoi sapere di più della multiculturalità leggi il libro Exploring Culture.

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